Il 5 febbraio alle ore 16.00, la Fondazione M-Cube arriva a BOOMING con Fabrizio Modina, Emanuela Zilio e Italo di “AnimeTeaTime”.
Sebbene la narrazione del periodo storico che ci appartiene – un arco di tempo che parte dai primi del Novecento per arrivare sino ad oggi – trovi espressione in forme culturali specifiche, potenti e penetranti come la “Pop Culture”, solo recentemente critici, ricercatori e curatori hanno riconosciuto l’importanza storica di tali linguaggi, artistici e sociologici allo stesso tempo, asset economici e culturali, attribuendo loro il termine più appropriato di “Mitologia Moderna”.
I characters e gli universi generati dai comics, i libri, il cinema, la televisione, i videogame, sono diventati simboli di facile e potente leggibilità del concetto di protezione e giustizia, custodi di un percorso culturale di miti che unisce il mondo da millenni. Ercole, Perseo, Artù e i samurai si sono trasformati in paladini in mantello e calzamaglia, robot giganti, alieni, principesse guerriere, cavalieri in sella a dragoni: un pantheon fantastico che si compenetra alla perfezione con l’esaltazione contemporanea del role-model visto attraverso i campioni dello sport, le rockstar, le leggende fashion e le stelle del cinema, basti pensare alla caratura iconica di nomi quali David Bowie, Marilyn Monroe, Coco Chanel, Diego Armando Maradona.
Ne consegue la nascita di un fenomeno di “collezionismo popolare” che, generatosi come semplice hobbistica, si è rapidamente evoluto in “valore culturale di pregio” nel nostro paese come nel mondo intero.
Giocattoli, manifesti, libri, dischi, memorabilia, abbigliamento vintage e tecnologia sono divenuti i soggetti di una nuova espressione del collezionare, in bilico tra arte, design e modernariato; “opere” che hanno stimolato la fioritura di un mercato internazionale e capaci di raggiungere quotazioni stellari in virtù del loro potere evocativo e narrativo di un tempo apparentemente presente ma che sta volgendo sempre più al passato. Non stupisca quindi che un primo numero del fumetto “Action Comics”, sul quale fece la sua comparsa Superman nel 1938, sia oggi battuto all’asta per quasi tre milioni di euro e che per cifre anche superiori trovino posto in esclusive collezioni private le auto di James Bond, le chitarre di Jimi Hendrix o i primi abiti di Christian Dior. Le action figure di “Star Wars”, il pacchetto di carte di “Pokémon”, il disco in vinile di Elvis o la cartuccia del primo videogame di “Super Mario”, cessano di essere oggetti di produzione di massa per bambini per trasformarsi (soprattutto se nelle loro confezioni integre) in Graal da esibire e sui quali investire, in considerazione di una prospettiva di valutazione che tende esponenzialmente sempre più verso l’alto.